BACIARSI SOTTO IL VISCHIO: ECCO LA LEGGENDA
Come la tradizione dell’albero di Natale, anche questa ha origini pagane. I druidi, sacerdoti dei Celti, attribuivano al vischio un grande potere poiché è una pianta aerea, cioè che vive attaccata al tronco degli alberi senza toccare terra. Per questo, era considerata dai Celti un simbolo degli dei che vivono in cielo: se avesse toccato la terra con le sue radici, come le altre piante, avrebbe perso i suoi poteri divini. In più, il vischio può avere effetti curativi, e in alcuni casi può essere anche velenoso . I Druidi lo raccoglievano soltanto in caso di necessità, usando un falcetto d’oro e indossando vestiti bianchi, scalzi e digiuni (Panoramix, il druido dei fumetti di Asterix, faceva così!).
La leggenda legata al vischio è molto bella. Protagonista la dea Freya, protettrice degli innamorati, e i suoi due figli Balder e Loki. Il primo buono e per questo molto amato da tutti e il secondo invece irascibile, invidioso e di conseguenza temuto. Loki per gelosia ha intenzione di uccidere suo fratello ma la madre Freya, ovviamente, cerca di proteggerlo in tutti i modi. Chiede quindi aiuto agli agenti naturali: Aria, Terra, Acqua, Fuoco, alle piante e agli animali. Si dimentica però di chiedere l’aiuto del vischio, una pianta particolare che non vive né sotto né sopra la terra.
Naturalmente Loki si servì proprio del vischio intrecciato per fare un’arma appuntita con cui uccidere il fratello. Tutto il mondo naturale pianse la morte di Balder compresa Freya. Le sue lacrime caddero sul dardo fatto di vischio e si trasformarono in bacche che magicamente ridonarono la vita al figlio. Da quel giorno Freya come segno di ringraziamento baciava tutti coloro che passavano sotto la pianta di vischio promettendo pace e amore.
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